Capitolo quarto – giorni 4 e 5 – Vizzini –

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Ad aspettarmi a Vizzini non c’era nessuno, colpa mia che non avviso mai prima del mio arrivo. Ho deciso allora di temporeggiare, aspettando che qualcuno dei miei contatti rispondesse. Ho camminato verso la Piazza centrale, ho scherzato con un bambino e parlato con un vecchietto. Poi nulla.
Mi sono seduto e chiesto: “E mo che cazzo faccio?”
Ho pensato a quello che una bambina una volta ha detto:  “Niente”.
Ho osservato la gente, le case e  le colline. L’ho fatto per un oretta.
Poi ho recuperato le chiavi della mia nuova casa: bella, grande e incredibilmente vuota.
Ho un letto, un fornellino elettrico, 4 tavoli e 12 sedie. Non ho frigo, tv, internet, lavandino per i piatti e mobili di alcun genere.
Ho lasciato lo zaino e sono uscito nuovamente.  Ho osservato la gente, le case e  le colline. L’ho fatto per tre ore, poi sono andato a dormire.
La mattina ho finalmente incontrato i miei referenti. Mi hanno presentato Lisa che mi ha presentato Giuseppe, ragazzi che per amore del territorio mi hanno portato in giro raccontandomi moltissime cose sulla gente, le case e le colline di Vizzini.
Questa cittadina, un tempo molto ricca, contava circa 25.000 abitanti. Poi troppi sono emigrati. Sono andati all’estero.  Vicino Melbourne c’è una cittadina in cui vivono circa settemila persone originarie di Vizzini.
Oltre a questo mi hanno detto che qui è nato Verga. Ci sono  le case dei personaggi delle sue novelle, peccato che alcune siano abbandonate. Ci sono poi un castello, un Museo Civico bellissimo, un sacco di chiese e palazzi, un mondo di vicoli e tanti piccoli negozietti. C’è anche uno splendido borgo ebraico, ma questo è abbandonato.
Sulle colline ci sono tantissime mucche, qui si producono molti prodotti caseari, da quarantunno anni si festeggia la sagra della ricotta che è rinomata in tutta la Sicilia.
A Vizzini c’è tantissimo, ma sono ben visibili le rughe lasciate dal tempo.
Sono tornato a casa ed ho pensato al mio progetto. Entro domani dovrò decidere e cominciare a lavorare.
Ho qualche idea…

Capitolo terzo – giorno 3 – Conferenza e ripartenza –

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Ce l’abbiamo fatta. Finalmente siamo riusciti a conoscerci, artisti e organizzatori. Durante la conferenza stampa sono stati presentati i progetti di quasi tutti. Su 570 candidati da diverse parti d’Europa siamo stati selezionati in 30. Ci sarà chi produrrà documentari visivi o sonori, chi farà reportage, chi videogames, chi abiti, chi dipingerà muri e chi tele.
In pochi non abbiamo alcuna idea su quello che faremo, aspettiamo di conoscere luoghi, abitanti e aneddoti prima di decidere.
Dopo la conferenza stampa ci siamo potuti perdere tra quartieri, monumenti e cibo di strada di una città che è entrata di prepotenza nella mia top ten.
Per due giorni abbiamo mangiato e bevuto giallo in tutte le sue sfumature e gradazioni, ma poco prima che il mio fegato cedesse siamo dovuti ripartire.
Siamo stati divisi in gruppetti e con le navette di Addiopizzo ci siamo diretti verso mete a noi ignote.
Siamo passati da Mister Bianco (nome stupendo) per lasciare Basik e poi da Catania per Benedetta.
Ci siamo qui fermati per mangiare i carciofi alla brace conditi con aglio, olio e prezzemolo.
Siamo poi ripartiti verso Ferla. Per strada il passaggio costa-entroterra  è segnato da una diminuzione notevole di auto ed un aumento esponenziale di mucche.  Con loro sono aumentati anche i miei dubbi.
Dubbi che da Ferla mi sono portato fino a Vizzini, ovvero per  22 km e 46 minuti. Mi sono chiesto come avrei fatto a spostarmi, ad incontrarmi con gli altri o a fare footing in questi percorsi scoscesi.
Poi sono dovuto scendere. Ero arrivato in Via Cafici n.2, ero giunto a casa.

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In alto un paio di scatti di giorni di cibo. In altissimo una foto di gruppo scattata da Pietro Milici, il fotografo ufficiale del progetto I-art. L’ultima in basso, invece, è il mio report in schizzi della due giorni a Palermo.

Capitolo secondo – Giorno 2 – Il viaggio –

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Ci sarebbero stati vari modi per raggiungere  la Sicilia partendo da Grottaglie: auto, bus, nave, aereo.  Burocrazia ha voluto che la cosa migliore fosse volare da Brindisi a Palermo facendo scalo a Roma Fiumicino. Nove ore in compagnia di Alitalia, con succhi all’arancia offerti e possibilità di distendere le gambe.
Ed eccomi a Palermo, città che mi ospiterà per due giorni e che mi ha subito colpito.
Una città con piante grasse alte fino a tre piani, cavolfiore giganti, birra forst a un euro, semafori opzionali, cacche di cane sempre già pestate da qualcun altro, cibo di strada ovunque, un numero elevatissimo di ape piaggio, edicole votive e paninari. Passeggiando per le strade mi sono perso già sei volte nei vari mercati all’aperto tra patate lesse e lampadari, panini, mazzi di carte napoletani, pesce arrosto e rotoli immensi di carta igienica.
A Palermo c’è di tutto e c’è anche anche la Domus carmelitana, ovvero il convento che sarà l’ alloggio mio e di altri quindici artisti fino al 29. Avremo modo di conoscerci meglio e confrontarci. Lo potremo fare in giro per la città oppure tutti insieme nel porticato del nostro convento, quello che vedete in basso a sinistra.
Io, invece, in questo preciso momento vi scrivo dal letto della mia camera. quello nella foto in basso a destra.
Ma forse è meglio che vada. Prima che gli altri vadano in giro.
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Capitolo primo – Giorno 1 – La partenza –

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Sono in partenza per un viaggio lungo un mese.
Ho da poco preparato il mio borsone rovistando tra speranze e bisogni.
Ho mischiato ansie a calzini di spugna, certezze ad attrezzi del mestiere, ipocondrie a spray nasali.
Sono uscito di casa felicemente triste di imbarcare in stiva chilogrammi di caos.
Prima di partire ho deciso di rimettere in moto il progetto 29 giorni.
Come nel 2013 dividerò i giorni in capitoli e i capitoli in racconti.
Da Neumuster a Vizzini, dal nord della Germania al sud della Sicilia, per vivere e condividere con voi la mia seconda residenza artistica.
Sono stato selezionato per il progetto I-art (cliccate qui) insieme ad altri 29 ragazzi provenienti da diverse parti dell’Europa. Ognuno trascorrerà il periodo 27 Marzo – 25 Aprile in una città diversa.
C’è chi andrà a Barcellona Pozzo di Gotto, chi a Buscemi, chi a Calatafimi-Segesta, chi a Caltabellotta, chi a Castelbuono, chi a Castelvetrano, chi a Catania,  chi a Enna, chi a Favara, chi a Favignana, chi a Ferla, chi a Ficarra, chi a Galati Mamertino, chi a Gangi, chi a Geraci Siculo Pozzallo, chi a Malfa, chi a Modica, chi a Misterbianco, chi a Motta Camastra, chi a Palazzolo Acreide, chi a Palermo (2 artisti), chi a Petralia Soprana, chi a Piazza Armerina, chi a Ragusa, chi a Sambuca, chi a Santa Ninfa, chi a Sutera e chi a Vizzini.
Io sarò quel “chi a Vizzini“, ovvero il temporaneo 6263 abitante di una città che ancora non conosco ma di cui vi parlerò presto, molto presto.
Giusto il tempo di un trovare un passaggio, prendere due aerei, una navetta, tre bus, aspettare un altro passaggio e chiamare un numero telefonico.

 

News

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Dal 12 Settembre al 18 Ottobre 2015 tornerò con il progetto 29 giorni. Selezionato per il Ceramics Symposium di Gmunden trascorrerò un mese in Austria. Cliccate qui per aggiornamenti.

March 2015

I’m back again, thinking how to help Italian people that don’t speak english to follow me. Maybe I will do some change soon, but in this period I’m so busy that will be hard to do all the things that I planned untill the 27th of March. Yes because that day I will move to Sicily. I have been selected for the project “I-art” and I will spent 1 month in the Island, working with clay and on a new project. I will update soon. Right now you can click here to read all the name of the selected artists.
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As I saied I have to solve a lot of things: commissions, delivery stuff organize art-show and more. For this reason last week-end I decided to go to San Gimignano and Faenza with Totore Ciughetto and Dario Miale. It was the unconfortable trip ever. We had to delivery the piece for the MIC 2015, (a huge piece) and the pieces for the I-sculputure gallery in San Gimignano. I will collaborate with them so if you are near there you should pass from the gallery. They are amazing and and they offered us a nice place to sleep. Click here. Thank you guys. Really.
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The same days we had the opportunity to go to Siena, met some friends and had the dinner in the best place in Tuscany: Osteria il Grattacielo. Go there, please. I will not post pictures of us because everybody look really ugly and drunk, so I’m sorry…
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The day after we woke up really early because we had to go to Faenza were we had to delivery the piece for the show that will happen in June 2015. It will be the BEST show ever and I WANT to be there. In Faenza we met Claudia Casali, the director of the Ceramic Museum in Faenza. We had a lunch all together and we spoke a lot about shows, ceramics and food. I met the first time Claudia Casali in Grottaglie in the 2014 for a conference that I organized. There is only one word to the describe her: SUPER. I don’t know if she will ever read it ever, in any case it’s important that all my followers know how great she is.
After we went to Bologna, ate again and met Nunzio, Mariangela and Cisco, an old old friend. In 3 days we did 1900 km and we ate 18 times: 7 times in auto- grills, 2 times in restaurants, 3 times street-food, 5 times in bars, 1 time at home.
One more world for Carletto…. the funniest and laziest dog in Italy. I can stay days looking at him.
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Now it’s time to work again…..  before to go I have and incredible list of things to do. I have interviews, art shows, commissions, orders and more. I will update you again before the 27th, right now remember that tomorrow there will be an art-show in Bari where you will find one print of my work “Fossi stato più furbo”. You will find also me and other artists. It will be for the project Heartists. Support them. Come and buy. More info here.
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