Capitolo undicesimo – Giorni 17 e 18 – Barbapapà ce la farà?

palloncini1web2Quando ho deciso di lavorare a un progetto sul tempo (clicca qui) sapevo già che avrei realizzato un’ installazione con i palloncini.
Presentandoveli avrei trovato validissimi motivi per giustificarne la presenza. Avrei parlato della fugacità del tempo, della volontà di rendere eterno un attimo e di voler premere << nel registratore dei ricordi. Sarei stato convincente, emozionante ma forse patetico.
Con questo progetto vorrei andare oltre,  utilizzare  ogni installazione per  raccontare storie di questa città. E’ per questo che ho scelto di lavorare per strada, nei circoli, nei parchi, nel centro giovanile e sulle panchine. Per ascoltare delle storie, per far interagire tutti i cittadini e per rendere partecipe tutta la comunità di un progetto che non è di Giorgio di Palma, non è di I-art, ma è loro, solamente loro.
Per questa ragione mi mancava il collegamento umano con i palloncini. Un collegamento che ho cercato inutilmente per una settimana tra negozi ed edicole. Poi all’improvviso, quando meno me l’aspettavo un improbabile visione mi ha fatto cambiare strada, ritardare un appuntamento, spendere tre euro e cancellare un post intero.
Un signore è apparso davanti ai miei occhi con in mano una quindicina di palloncini a forma di cavalluccio, cars, barbapapà ed elicottero. Ero in macchina con Marilisa, la mia referente culturale, e il signor Michele, scomodamente seduto dietro. Sono sceso e ho fatto poche domande. Quel timido uomo mi ha dato pochissime risposte. Non ricordo il suo nome ma so che viene da Siracusa. E’ a Vizzini da pochi giorni e vende i palloncini a quattro euro. Non riesco a capire per quale motivo una persona scelga di venire a vendere palloncini a Vizzini in un occasione che non sia un evento. Ho provato a chiederglielo ma ho capito che non avrei capito. Ho offerto tre euro per Barbapapà e me lo sono aggiudicato. Sono risalito in macchina e insieme a Marilisa siamo andati al Comune per incontrare con trenta minuti di ritardo la mia referente comunale e il Sindaco. Abbiamo donato loro Barbapapà e parlato del progetto. Abbiamo scelto i posti per le installazioni e ottenuto risultati insperati. Non so se rivedrò quell’uomo passato da Vizzini con una quindicina di palloncini e senza alcun perchè.
La mia installazione sarà per questo composta da una quindicina di palloncini di dimensioni e colori differenti. Li ho realizzati a Caltagirone con l’aiuto di Enzo, un torniante che spacca  i culi, e dell’Istituto d’Arte.
A proposito dell’Istituto d’Arte, oggi anche qui si chiama Liceo Artistico ed è stato accorpato ad un edificio scolastico di un comune vicino.
In questa scuola ho conosciuto Stefano, il vicepreside che mi ha spalancato le porte, il prof. Delfino, che mi ha aiutato nella fase di smaltatura, il prof. di tecnologia, che mi ha riaccompagnato fino in stazione e tanti assistenti.
Non ero mai stato in un Istituto d’Arte prima di ieri. Avevo rinunciato per scelta venti anni fa per non avere mio padre come professore e da allora non ne ho mai più avuto occasione. Ora che ho visto come funziona vorrei fare un plauso a quanti, nonostante le mille difficoltà, oggi come ieri, a Caltagirone come a Grottaglie, si sbattono e si sono sbattuti per aiutare i ragazzi a realizzare qualcosa. Grazie prof. di Caltagirone per avermi aiutato a realizzare i palloncini e grazie prof. Di Palma per avermi aiutato a realizzare quello che ho. Auguri, anche se in anticipo di quattro giorni, per il tuo compleanno.
P.s. Speriamo cu no crolla lu furno.

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