Capitolo Secondo – Giorno 2 – L’idea –

Ad attendermi alla stazione c’erano Dunja, Stephan, Tara Lothar e Danijela. Errori dattilografici a parte, vi spiego chi sono:
Dunja è la mia assistente personale: bionda, occhi azzurri, ha sempre voglia di fare e di imparare.  
Stephan è un giornalista tedesco che, dopo aver lavorato per anni con radio indipendenti, oggi si interessa alla connessione tra giornalismo e multimedia.
Tara Lothar è tranquillissima e molto riservata, tanto che non ho ancora avuto modo di scambiarci due chiacchiere.
Danijela, ceramista serba, è da quest’anno direttrice del “Ceramic Artist in Residence“. Per rinnovare il programma ha deciso di diminuire i tempi del progetto ed aumentarne i partecipanti. Ne ha selezionati 10 completamente diversi per carattere ed approccio alla materia. Mi alternerò così con un professore universitario americano, un cinese supertecnico, il vincitore del Premio Faenza ed altri che poi mi sono distratto.
Intorno a lei ci sono tante aspettative perchè, oltre ad aver modificato un progetto consolidato, ha anche ricevuto un pò di finanziamenti dalla Regione. Ragion per cui arriverà il Ministro. In occasione della sua visita, prevista per domani, ci sarà una conferenza stampa in cui sarà presentato il programma della Stadttöpferei ed il mio progetto.
C’è stata per questo oggi una riunione intensa con Danijela e Dunja per discutere sulle mie idee da presentare domani e da sviluppare durante il mese. Naturalmente non ne avevo portate di valide e con Danijela abbiamo discusso per ore senza arrivare ad una soluzione. Poi ad un certo punto ho visto Dunja, la mia assistente, allontanarsi un pò offesa. Effettivamente non la avevamo coinvolta abbastanza nella discussione. Le ho chiesto di salire con me in casa e cercare qualche idea, sorseggiando un lunghissimo caffè. Nostalgico della caffettiera dimenticata, pensavo ed osservavo il frigo pieno di calamite. Poi d’improvviso, l’idea è arrivata, ovvero l’ho trovata. Era lì, tra me ed il frigo pieno di calamite. Nascosta nell’ombra di quel lunghissimo e bruttissimo caffè cu la posa. Domani ve la racconto.