Capitolo decimo – Giorni 12 e 13 – Le gite –

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Ho sempre avuto un debole per le pause, lo ammetto. Anche nei momenti d’ intenso lavoro preferisco non stressarmi, alternando giustamente pausa e creazione. Da quando sono arrivato, oltre a concentrarmi  sul progetto, sono riuscito a ritagliarmi spazi di tempo che mi hanno permesso di concedermi qualche gita. Questo lo devo grazie a quelle persone di cui vi avevo accennato tempo fa (cliccate qui). Sono Dunja, Tara Lotte, Stefan e Danjella. Dunja è come una assistente, una bambina bellissima ed intelligentissima. Tara Lotte è sua sorella, con lei non comunico bene perchè ha solo due mesi. Stefan, invece, è il loro Papà, di lui mi piacciono le foto (sono quasi tutte sue quelle in questo post) e l’attitudine alla vita. Infine c’è Danjella, rispettivamente moglie, mamma, organizzatrice e ceramista serba (cliccate qui). Credetemi, non so come cazzo faccia, ma riesce benissimo in tutte queste cose. Insieme compongono una di quelle famigle così dolci che non pensavo potessero esistere. Eccoli lì, nella foto in alto, mentre nelle altre ci sono alcune località visitate in queste due settimane.

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Queste strane sedie da giostra sono in realtà delle postazioni da spiaggia, a noleggio presso l’inpronunciabileEckernförde. Sullo sfondo una scheggia impazzita, faceva il bagno mentre tutti indossavano berretti di lana.

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Il caratteristico paesino che mi fa impazzire. Kappeln, pieno, ma dico pieno di cianfrusaglie lungo tutto il porto e con edifici semi abbandonati sullo sfondo.lubeck