Capitolo quarto – Giorno 4 – La fabbrica –

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Pensate alla Cina, alle fabbriche, agli operari e alle condizioni di lavoro. Pensate al suo clima e a tutto quello cui siete abituati a pensare. Bene, ora dimenticatevelo.
Perchè a Fuping ho dovuto riconsiderare un buon 52,3% degli sterotipi che avevo sulla Cina. Non so se questa sia un’eccezione,  ma nel Ceramic Art Village, dove sono impiegate circa 400 persone (di cui circa il 61% inutili), tutto sembra funzionare. Certo i tempi sono lenti, ma le cose funzionano. Importante è non chiedersi perchè e come, altrimenti ti incarti brutto.
La fabbrica è il vero motore trainante di tutto questo sistema e senza di lei qui non ci sarebbero Musei, concorsi, convegni, quattrocento impiegati circa, residenze e post dal leggere alle 14.30 del pomeriggio.
E’ grandissima ed è divisa in più sezioni. La prima parte è dedicata alla produzione di artigianato artistico di altissima qualità. Mi riferisco a piatti, sculture, vasi, tazze da tea e piatti. Tutto fatto a mano con tecniche a volte sconosciute a volte semplicemente interpretrate con maestria eccezionale. C’è chi decora, chi lavora al tornio, chi rifila, chi realizza sculture proprie in pezzi unici e chi graffisce. A proposito, il graffito lo fanno direttamente sul prodotto finito attraverso dei bisturi sullo smalto cotto. Sono quasi del tutto inesistenti gli stampi. In questa parte della fabbrica c’è il mio spazio di lavoro.
C’è poi un cappannone dedicato alle cotture. Ci sono tanti forni. Alcuni grandissimi, mai visti così grandi. Alti quasi 5 metri e larghi 4. Poi ci sono quelli per la cottura con la soda e quelli piu’ “normali” ma grandi il doppio del mio. Tutto si cuoce a minimo 1200 gradi.
Dopo questa stanza c’è la stanza degli smalti dove vengono immersi o fatti a spruzzo gli oggetti. Tutto sempre a mano, uno alla volta.
Questo capannone porta ad un altro dove è immagazzinato il biscotto. Migliaia e migliaia di pezzi di qualità altissima. Uscendo da qui si giunge ad un immensa stanza dove mi hanno detto che il maestro del tornio realizza da solo dei vasi giganti, alti circa 3 metri. Io non l’ho incontrato, ma vi posso garantire che esiste perchè ho visto i vasi e capito come li realizza. Uscendo da qui si entra nella parte dove viene prodotta la ceramica industriale. Mattoni, tegole e laterizi. Qui c’è un forno a tunnel e tantissimo altro.
Tutti questi edifici sono circondati all’esterno da ceramiche finite, a loro volta circondate dai Musei, dai ristoranti, i dormitori, l’Hotel, le sale congressi, le sale per i workshops.
Questa è la fabbrica del Ceramic art village di Fuping e da domani si inizia a lavorare.

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