Capitolo terzo – Giorno 3 – Il simposio –

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Il simposio di Bechyně è uno dei più antichi d’Europa. Iniziato nel 1966, con cadenza biennale, nel 2018 giunge alla sua ventottesima edizione. I partecipanti sono invitati direttamente, non ci sono candidature, e nel corso degli anni alcuni tra i più grandi maestri della ceramica hanno preso parte al simposio.
E’ organizzato alla perfezione e per la prima volta durante una residenza riceverò un salario che mi permetterà di coprire le spese di birra e sigarette.
Siamo stati invitati in sette, provenienti da diverse parti del mondo: Stati Uniti, Israele, Norvegia, Italia e Repubblica Ceca.
Come mai hanno invitato Giorgio di Palma?
Ci sono diverse figure collegate al simposio (curatori, artisti, direttori, musei e istituzioni) che propongono una lista di nomi a una giuria che poi decide chi invitare.
Il mio nome, con quello di altri 75 artisti, era stato suggerito da Eva Pelechova, artista di Praga da quest’anno direttrice del simposio, che ho conosciuto nel 2016 a Gmunden.
Ieri pomeriggio c’è stata la presentazione alla presenza di organizzatori e istituzioni locali. Agli artisti è stato riservato un posto a sedere al centro della una stanza di un museo, di fronte avevamo una grande tavola imbandita di cibo e al fianco tutte le autorità. Si è parlato tanto ma ho capito poco. C’era anche un cantante folk. All’inizio ho mangiato con imbarazzo, ma poi ho abbandonato l’imbarazzo per concentrarmi sul cibo e sui presenti. Domani ve li presento…