L’orologio suona le 14.14. Un anziano uomo picchetta blocchi di argilla a tempo.
Non fosse per lui tutto intorno ci sarebbe silenzio. Nella scuola di ceramica di Bechyne ognuno è immerso nei suoi gesti, ripetuti e abituali. Con me ci sono Sofie, Katie, Ellen e Yael. Manca Adam, ancora in ospedale. La luce è gialla e fuori dalla finistra la vita reale sembra non interessarci. Inizia così il trailer girato da Tomáš Hlaváček. Lui è il videomaker ufficiale del simposio. C’è poi Tomas il fotografo, Veronika la critica d’arte e Gabriel il tecnico. Eva è l’organizzatrice. Posso affermare senza dubbio che oggi il Simposio di Bechyne è la residenza più fresca, giovane ma anche professionale a cui abbia partecipato. Ognuno fa il suo lavoro senza esaltazioni. Nessuno è improvvisato ma tutti sanno quello che stanno facendo. Spero che continuino a farlo.