Ho deciso di rifare il look al sito, non stravolgendolo ma riempiendolo di tutte quelle cose che nel corso degli anni non sapevo dove inserire.
Sono comparse nuove categorie (Mostre e Installazioni) ancora in aggiornamento perché mi mancano foto d’archivio andate perdute e che mi auguro di ritrovare.
Oltre alle foto spero di ritrovare anche un ritmo costante negli aggiornamenti, cosa che negli anni è andata un po’ perduta.
Mi sono reso conto che i miei ultimi post iniziano ad avere cadenza annuale, solitamente dicembrina, rendendoli paragonabili ai discorsi del Presidente Mattarella. Riassunti dell’anno accaduto e auguri per l’anno a venire.
Ecco mi piacerebbe andare oltre. Tornare ad usare queste pagine come un diario per raccontare non solo quello che mi succede ma anche e sopratutto quello che penso.
Certo l’ultima volta che ho espresso un pensiero pubblicamente è successo un macello.
Ospite di una conferenza a Oslo dissi che l’unica strada che gli artigiani nel futuro avrebbero potuto seguire sarebbe stata quella più remota. Fare meno mostre, meno mercati e sparire dal web. Isolarsi, o meglio scomparire.
Una settimana dopo è scoppiata la pandemia e per mesi sono scomparsi non solo tutti gli artisti ma anche tutte le persone, è rimasto solo il web.
Una merda.
Ad un certo punto oltre ad aver portato sfiga a livello globale sono stato convinto di aver esportato il covid in Norvegia. Perché con me c’era Luca e con Luca c’erano la febbre e la tosse. Non scopriremo mai la verità, ma le ricerche condotte fanno coincidere il nostro arrivo a Oslo con i primi casi norvegesi di covid.
Ecco sono uscito fuori traccia… ma era una divagazione necessaria prima di arrivare al presente, vissuto sempre più con l’esigenza di lasciare qualcosa di transitorio, non permanente. Ho abbandonato molte collaborazioni, non partecipo più a concorsi e apro e chiudo progetti senza portarli troppo alle lunghe.
Ho anche modificato il modo di fare installazioni. Le ultime fatte a Polignano quest’anno (clicca qui) diventano sempre più effimere. Hanno durata brevissima, ma nonostante questo mi preoccupo sempre di più di documentare. Di scattare una foto che possa lasciare un’immagine di quel momento e che possa diventare un ricordo.
Perché per quanto nostalgici e malinconici possano essere i ricordi sono qualcosa di vitale.
E’ su questo principio che è nata “Festa di Compleanno” mostra presentata prima al Pino Pascali di Polignano , poi ospitata al Museo Guadagnucci di Massa durante la mostra All inclusive e che sarà fino al 5 Febbraio alla Meme Gallery di Milano.
Anche il progetto Dente Votivo, ideato con i ragazzi di XOPARO, si basa sulla stessa necessità. Affrontare una paura (il distacco, la perdita) ma con ironia e con la voglia di rendere immortale il ricordo.
Perfetto, pippone di inizio anno finito. E’ il momento di rimettere in moto la macchina, dopo averla caricata. Il 2023 sarà un viaggio lunghissimo. Ci saranno multe da collezionare e strade da scoprire. Ci aggiorniamo presto. Promesso. Sempre che non decida di sparire nel futuro.